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Situazione idrometereologica in tempo reale
21 giugno 2012
Questa la situazione della rete TLC dell'Emergenza Sisma in Emilia
Le squadre del Corpo Emergenza Radioamatori continuano la propria attività nell'ambito della gestione delle telecomunicazioni emergenziali. E' il momento della verifica, della manutenzione e dell'ottimizzazione dei sistemi tecnologici in campo. In particolare stiamo effettuando la ricognizione di alcune postazioni fisse del sistema regionale TETRA che segnalano l'esigenza di un supporto informativo e tecnico. Ricordiamo che la rete TETRA è di pertinenza della SpA LEPIDA R3 (a capitale interamente pubblico) e i terminali sono di proprietà dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile. Nessuna iniziativa effettuata in modo autonomo sul sistema è pertanto possibile.
Anche le installazioni satellitari Telespazio SkyPlexNet, per i collegamenti intra-rete di protezione civile e Skylogic Tooway per l'accesso ai servizi internet, vengono costantemente monitorate dai volontari del CER al fine di assicurarne la piena efficenza.
........only guaranteed communications
......da dove veniamo
All'indomani dei tragici avvenimenti alluvionali che negli anni sessanta colpirono gran parte del nord Italia, molti radioamatori che fino ad allora avevano partecipato in modo spontaneo ed individuale alla realizzazione dei collegamenti radio di emergenza, decisero di organizzare una struttura.
L'intento era quello di rendere maggiormente efficente l'utilità del mondo radioamatoriale in caso di necessità, seguendo l'esempio delle organizzazioni statunitensi ARES.
Era nato il CER, Corpo Emergenza Radioamatori.
Va ricordato che in quel periodo le comunicazioni esistenti erano affidate quasi esclusivamente ad infrastrutture via cavo, molto sensibili alle situazioni ambientali e la pubblica amministrazione risentiva pesantemente della mancanza di un adeguata condizione comunicativa, specialmente in caso di emergenza.
Fu probabilmente con i disastrosi teremoti di Friuli (1976) ed Irpinia (1980), che ci si rese conto di quanto il potenziale umano, mosso dallo spirito di solidarietà, poteva essere determinante nelle azioni di soccorso.
Decine di migliaia di persone erano spontaneamente accorse in aiuto e fra questi i radioamatori che, in buona parte già organizzati, riuscirono a prestare la loro opera in modo efficente.
Dopo quei fatti fu evidente che il Volontariato di Protezione Civile, che si stava costituendo in mille forme aggregative, richiedeva un riconoscimento ufficiale e una regolamentazione. Passarono ancora diversi anni prima della comparsa delle prime leggi nazionali in materia (266/91 - 255/92).
Nel 1992 venne costituita l'Associazione Corpo Emergenza Radioamatori, una organizzazione di Volontariato (ONLUS) operante nel settore delle Telecomunicazioni di Protezione Civile. Tra i fondatori ancora alcuni degli stessi del vecchio glorioso CER.
Nello stesso anno è nato il Coordinamento Provinciale di Bologna, la nostra realtà.
......dove andiamo
non serve molto per capire come la tecnologia delle comunicazioni abbia conosciuto in pochissimi anni uno sviluppo senza precedenti. Sono universalmente disponibili reti telefoniche mobili e di connettività. Ha quindi ancora senso parlare di radioamatori nell'emergenza?? Questa categoria ormai non pare più esprimere il meglio dell'innovazione, spesso ancorata al passato o alla rincorsa di qualche sviluppo nel mondo già apparecchiato dell'elettronica di consumo.
A nostro avviso si, il radioamatore può essere ancora utile...eccome.
Certamente non più nella funzione sostitutiva di una doppino telefonico per il collegamento tra istituzioni, i ranghi sono sempre più ridotti e queste semplici necessità sono del tutto superate da tempo. Oggi serve la qualità.
Questa è la sfida che la nostra Associazione ha deciso di accettare dall'inizio...la qualità.
Dal tasto telegrafico bisogna passare al microfono, dal microfono alla telescrivente, dalla telescrivente alle trasmissioni a pacchetto e da queste agli odierni sistemi digitali e al satellite, in ogni loro possibile funzionalità.
E' la filosofia originaria del radioamatore ..... la riscoperta del genetico interesse alla tecnologia delle comunicazioni.... la voglia di innovazione.
L'esperienza di tutti questi anni ci ha insegnato che sul fronte delle telecomunicazioni di emergenza le esigenze principali si sono spostate nell'ambito della multimedialità e delle reti e poichè l'etere anche in questi contestii risulta ancora indispensabile, ecco che il radioamatore può riacquistare nuovamente il suo vero spazio.
Possiamo dire di sentirci ancora utili.
Buona navigazione