20 maggio 2012

Alle ore 04.04 una scossa sismica di magnituto 5.9 con epicentro Mirandola (MO), ha interessato la zona compresa tra Bologna, Ferrara, Modena. Il fenomeno sismico ha causato ingenti danni, in particolare alle strutture storiche e ad alcuni complessi industriali di recente costruzione. Purtroppo si registrano alcune vittime e molti feriti.

Sono in atto interventi di soccorso e di assistenza a circa 4.500 cittadini che non sono in condizione di rientrare nelle proprie abitazioni. Presso i comuni colpiti, in particolare Finale Emilia (MO), Mirandola (MO), San Felice, sul Panaro, (MO), Poggio Renatico (FE), San'Agostino (FE), Cento (FE), Mirabello (FE), saranno organizzate delle strutture di accoglienza per la popolazione, rappresentate da fabbricati sportivi o da campi tenda, tutti dotati di servizi e mensa.

Le strutture saranno realizzate con il contributo del nostro volontariato regionale, da subito in campo e con l'aiuto prontamente prestato dalle protezioni civili della Toscana, Marche, Umbria, Trentino, Veneto, Friuli V. G. nonchè dalle colonne mobili nazinali delle organizzazioni nazionali come ANPAS, Croce Rossa, Associazione Alpini e altri.

Personale della nostra organizzazione è coinvolto nelle attività di coordinamento dell'emergenza, il responsabile del Corpo Emergenza Radioamatori, Ughi Gilberto, è stato infatti incaricato di coordinare la funzione telecomunicazioni presso l’Agenzia Protezione Civile Emilia-Romagna di viale Silvani a Bologna.
Al momento non si registrano particolari criticità alle infrastrutture comunicative pubbliche che tuttavia risentono pesantemente del sovraccarico delle linee e in sporadici casi localizzati dell’ interruzione del servizio per mancanza di energia elettrica.
La rete di telecomunicazioni di emergenza della protezione civile, costituita dall’infrastruttura radio digitale R3 Tetra della società Lepida e da altre locali di tipo analogico sono regolarmente in esercizio e al momento non presentano problematiche.

Anche il veicolo speciale telecomunicazioni del Corpo Emergenza Radioamatori è operativo con funzione di back-up satellitare delle comunicazioni per conto dell'Agenzia Regionale.

                                                                           



25 maggio 2012

Proseguono le attività di gestione dell'emergenza sismica in Emilia, nella zona compresa tra Bologna, Modena e Ferrara, da parte del sistema di Protezione Civile. Oltre al Centro Operativo Regionale a Bologna, due i Centri Oerativi di coordinamento principali, il CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) di Ferrara e il CUP (Centro Unificato Provinciale) di Modena (Marzaglia). 11 i Centri Operativi Comunali, 12 Campi di Accoglienza organizzati dalle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Toscana, Friuli, Trentino Veneto e da organizzazioni Nazionali come ANA, ANPAS, Federvab, MIsericordie ed altre. Sono inoltre operative, oltre una settantina di strutture secondarie.

Per quanto riguarda le telecomunicazioni, le infrastrutture di rete non hanno subito particolari problemi e le attività possono essere attuate per mezzo dei normali sistemi comunicativi. Le reti radio, come la regionale digitale TETRA e quelle analogiche locali, sono in grado di supportare le esigenze degli operatori sul campo.
Tutte le comunicazioni strategiche avvengono pertanto in modo formale sui tradizionali sistemi di rete e non è richiesta la realizzazione di reti radio secondarie di altro tipo (es quelle radioamatoriali)

Per quanto riguarda la nostra associazione, il ns presidente prosegue la sua attività di referente della funzione n° 7 Telecomunicazioni all'interno della sezione multirischio dell'Agenzia Protezione Civile Emilia Romagna.
Abbiamo in atto iniziative di trasmissione via satellite, su rete SkyPlexNet Nazionale, di immagini da ricognizione aerea dalla zone di emergenza.

27 maggio 2012

Ancora attività sismiche nelle zone Emiliane e la "macchina" della Protezione Civile procede con l'assistenza ad una popolazione di ormai 6.000 persone. Non siamo di fronte alle drammatiche situazioni del sisma abruzzese, perchè i fabbricati hanno in buona parte resistito al collasso limitando così il bilancio delle perdite umane, ma i numeri delle persone da assistere sono elevati. Si attende nelle strutture attrezzate una soluzione per tutte le situazioni, dall'agibilità della propria casa, al riparo sicuro per la notte.
Altre colonne mobili di soccorso in zona, si aggiungono Valle d'Aosta, Piemonte, Molise.
Molte le installazioni per le telecomunicazioni in campo, alcune facenti parte della dorsale satellitare nazionale SkyPlexNet. Attivate sessioni con il Centro Regionale e con il nostro mezzo mobile.

30 maggio 2012

Lo sciame sismico in atto nella zona compresa tra Modena, Bologna e Ferrara continua a destare preoccupazione, in particolare dopo gli eventi del 29 maggio che hanno causato 17 morti e oltre 150 feriti.

Siamo ormai ad oltre 16.000 assistiti, a cui provvedono, oltre alla nostra protezione civile Emilia-Romagna, le analoghe strutture provenienti da quasi tutte le regioni italiane. Immenso l'impegno del volontariato che ha provveduto al montaggio dei centri di accoglienza e della logistica di sussistenza. Oltre 800 volontari emiliano romagnoli e un migliaio delle altre regioni Il sistema di telecomunicazioni regge, anche se vengono segnalate le solite criticità sulle reti GSM pubbliche in corrispondenza degli eventi sismici maggiori.
A tal fine sono attive reti radio, che collegano in modo ridondato tutti i centri operativi del territorio. Alle reti radio si aggiungono anche al momento molte installazioni di tipo satellitare in dotazione alle regioni (della rete skyplexnet o altre) ed ulteriori sono previste nei punti maggiormente sensibili.
L'Unità Mobile del CER con tre specialisti è attiva sul territorio di Cavezzo - Concordia e sta effettuando trasmissioni satelliteri di tipo video, attraverso la rete Telespazio Skyplexnet, nei confronti del Centro Operativo Regionale di Viale Silvani, ovvero in rete nazionale. Sul posto sono presenti anche unità del CER di Piacenza.
Il ns presidente prosegue il lavoro nella sua funzione di referente della Funzione Telecomunicazioni dell'Agenzia Regionale Protezione Civile.

31 maggio 2012

Questi sono al momento i principali dati dell' assistenza alla popolazione nelle zone interessate dallo sciame sismico in Emilia:

- Modena: 19 campi di accoglienza (9.000 presenze), 10 strutture al coperto (1000 presenze), 10 alberghi (85 presenze)
- Bologna: 1 campo di accoglienza (400 presenze), 9 strutture al coperto (360 presenze), 2 strutture diverse (385 presenze)
- Ferrara: 3 campi di accoglienza (700 presenze), 15 strutture al coperto (1300 presenze), 4 alberghi (50 presenze), 1 strutture diverse (80 presenze)
- Reggio Emilia: 1 campo di accoglienza (400 presenze), 3 strutture al coperto (30 presenze), 1 albergo ( 5 presenze)

Per qiuanto riguarda i centri operativi:

1 DICOMAC (insediata in data odierna a Bologna presso la sede Regione Emilia Romagna)
1 Centro Operativo Regionale, 3 Prefetture, 4 Centri Coordinamento Soccorsi, 13 Centri Operativi Comunali

I soccorritori:

Ana Veneto
Genio Ferrovieri di Castel Maggiore
FS
Esercito (Volontariato) Emilia Romagna
ANPAS Lombardia
Regione Abruzzo
Regione Friuli Venezia Giulia
Regione Toscana
Regione Umbria
Regione Molise
Regione Lazio map loc t
Regione Piemonte
Regione Trentino
Regione Valle d'Aosta
Regione Liguria
Regione Lombardia
CISOM
CRI
AGESCI
ANA Regione Emilia Romagna
ARCI ProCiv
Misericordie
1500 volontari in campo, di cui 600 Emiliano Romagnoli.

Per quanto riguarda le telecomunicazioni non sono segnalate criticità, non solo per la tenuta dei sistemi di rete, ma per la disponibilità quantitativa e soprattutto qualitativa degli impianti comunicativi del sistema di protezione civile. In funzione numerosi sistemi satellitari, VSAT o appartenenti alla rete nazionale Telespazio Skyplexnet gestiti dalle regioni in campo,

15 giugno 2012

Questa la situazione della rete TLC dell'Emergenza Sisma in Emilia organizzata dalla funzione Telecomunicazioni 

Rete TLC

Le squadre del Corpo Emergenza Radioamatori continuano la propria attività nell'ambito della gestione delle telecomunicazioni emergenziali. E' il momento della verifica, della manutenzione e dell'ottimizzazione dei sistemi tecnologici in campo. In particolare stiamo effettuando la ricognizione di alcune postazioni fisse del sistema regionale TETRA che segnalano l'esigenza di un supporto informativo e tecnico. Ricordiamo che la rete TETRA è di pertinenza della SpA LEPIDA R3 (a capitale interamente pubblico) e i terminali sono di proprietà dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile. Nessuna iniziativa effettuata in modo autonomo sul sistema è pertanto possibile.

I volontari CER hanno eseguito l'installazione di 6 postazioni satellitari per la connettività presso altrettante infrastrutture di soccorso. Gli impianti e la disponibilità di banda sono state donate dalla socetà Sky Logic. Prezioso il contributo del nostro socio Valerio Albanese, già responsabile del settore telecomunicazioni della Regione Piemonte e Disaster Manager.

Dicono di noi, articolo di Key4biz

Key4biz.it è il quotidiano italiano sulla digital economy e sulla cultura del futuro, focalizzato su Internet, Media, Cybersecurity, Telecoms, Smart City, Energia, Intelligenza artificiale, Blockchain, Robot e Games.

Emilia-Romagna: ultimata l’installazione degli impianti forniti da Skylogic.
Achille De Tommaso: ‘Satellite fondamentale per soccorsi e logistica’Per dare un contributo concreto alle zone colpite dal sisma, Skylogic ha messo a disposizione i suoi impianti di connessione a internet via satellite destinati a uffici pubblici e imprese, permettendo la gestione di oltre mille chiamate VoIP al giorno.

di Alessandra Talarico | 15 giugno 2012, ore 12:00
Italia

I volontari del Corpo Emergenza Radioamatori della Provincia di Bologna hanno terminato l’installazione delle postazioni satellitari per l’accesso in rete che la società Skylogic ha reso disponibili all’Agenzia di Protezione Civile Emilia-Romagna.
Per dare un contributo concreto alle zone colpite dal sisma, la controllata italiana di Eutelsat per le telecomunicazioni a banda larga ha infatti messo a disposizione le sue tecnologie per impianti di connessione a internet via satellite destinati a uffici pubblici e imprese.
Gli impianti sono stati collocati presso i centri operativi o i campi di accoglienza di valenza strategica, per garantire il collegamento indipendentemente dal possibile contesto ambientale.

In momenti come questi è fondamentale per la popolazione e gli operatori di soccorso e della Protezione Civile poter disporre di sistemi di comunicazione attivi e affidabili, così da coordinare gli aiuti alle popolazioni colpite e da aiutare le persone e le aziende a uscire dall’isolamento in momenti tanto difficili.

“Le telecomunicazioni – ha sottolineato a Key4biz il Ceo di Skylogic, Achille De Tommaso – sono fondamentali durante eventi catastrofici: possono far accorrere l’assistenza sanitaria e di recupero in maniera tempestiva; ottimizzano la logistica e gli approvvigionamenti e coordinano gli aiuti”.
In casi come questo, in cui le telecomunicazioni mobili e fissi e i collegamenti internet ‘terrestri’ sono andati in tilt per il crollo degli edifici dove risiedevano alcune infrastrutture e per il sovraccarico delle reti causato delle troppe telefonate effettuate, la tecnologia satellitare diventa sistema ‘di elezione’ proprio per “il suo utilizzo immediato, capillare e di facile impiego, con postazioni facilmente puntabili e con una eccezionale larghezza di banda”, ha proseguito De Tommaso.

L’installazione degli impianti satellitari forniti da Skylogic, durata qualche giorno ed effettuata da 11 volontari del Corpo Emergenza Radioamatori della Provincia di Bologna, è risultata molto semplice, grazie anche alla preparazione di questa organizzazione di Volontariato nella realizzazione dei collegamenti di tipo satellitare e delle reti.

Al di là della gratificazione generale che si ha per aver portato aiuto a queste popolazioni, sottolinea quindi Skylogic, “c’è anche la soddisfazione di poter aver dimostrato (da un’organizzazione indipendente e in situazioni precarie) che il VoIP non soffre assolutamente di ritardo satellitare, tanto da poter effettuare anche 1300 chiamate al giorno”.

In azione nelle zone colpite dal sisma anche il veicolo speciale TLC e un fuoristrada Defender.
L’attività delle squadre ha compreso anche la verifica dello stato dei collegamenti radio della rete TETRA R3 dopo il potenziamento della direttrice Ferrara-Bondeno e il montaggio di estensori di cella per le zone di Cavezzo, Mirandola e Finale Emilia.

 

 

L'evento: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il terremoto dell'Emilia, Lombardia e Veneto del 2012 è un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della pianura padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, ma avvertiti anche in un'area molto vasta comprendente tutta l'Italia Centro-Settentrionale e parte della Svizzera, della Slovenia, della Croazia, dell'Austria, della Francia sud-orientale e della Germania meridionale. Già tra il 25 e il 27 gennaio 2012 si ebbero in zona fenomeni significativi, ma le 2 scosse più forti (alla fine riunite in una sola), rispettivamente di magnitudo MI5,9 e Mw5,86 sono state registrate nello stesso istante il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana (02:03:52 UTC), con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), con ipocentro a una profondità di 6,3 km.
Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03 ora italiana (07:00:03 UTC), una nuova scossa molto forte di magnitudo MI5,8 e Mw5,66 è stata avvertita in tutta l'Italia Settentrionale, creando panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo; l'epicentro è situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. A quella delle 9:00 sono seguite altre tre scosse rilevanti: una alle 12:55 di magnitudo 5,4, una alle 13:00 di magnitudo 4,9 e un'ulteriore scossa alla stessa ora di magnitudo 5,2.
Il 31 maggio 2012 alle 16:58 una scossa di magnitudo 4,0 con epicentro a Rolo e Novi di Modena, ha colpito la zona della bassa reggiana e dell'oltrepò mantovano, già molto provate dalle scosse dei giorni precedenti che avevano avuto come epicentro la vicina area della bassa modenese. Sempre la sera del 31 maggio alle ore 21:04 si è verificata una scossa di magnitudo 4,2 con epicentro a San Possidonio.
Queste scosse sono state seguite da uno sciame sismico con scosse di magnitudo variabile di minore entità scala Richter. Un'altra scossa di magnitudo 5,1 è stata avvertita in tutto il Nord Italia il 3 giugno 2012 alle ore 21:20:43 ora italiana (19:20:43 UTC), con epicentro in Novi di Modena.
Le accelerazioni di picco registrate dall'accelerometro di Mirandola durante le scosse più forti del 20 maggio e del 29 maggio sono state rispettivamente di 0,31 g e di 0,29 g, valori che in base alla carte vigenti di pericolosità sismica renderebbero stimabile in circa 2500 anni il tempo di ritorno di ciascun evento nella medesima area.
I due eventi sismici principali hanno causato un totale di 27 vittime (22 nei crolli, tre per infarto o malore e due per le ferite riportate), in maggioranza dipendenti di aziende distrutte. Il 4 giugno 2012 è stato proclamato giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto.
L'intensità massima dei terremoti, stimata come cumolo degli effetti della sequenza, è stata pari a 8, secondo la Scala Macrosismica Europea (EMS-98).