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Il Corpo Emergenza Radioamatori (CER) nasce negli anni sessanta come gruppo interno all'Associazione Radioamatori Italiani (ARI). Dopo l'alluvione del Polesine, dove i radioamatori intervennero con un contributo determinante, si comprese infatti la necessità di una struttura organizzata.
In occasione di altri successivi eventi calamitosi, quali i sismi di Friuli ed Irpinia, il CER agì con merito evidenziando tuttavia i limiti di una organizzazione non pienamente strutturata.
Con l'entrata in vigore delle leggi che regolamentano il Settore del Volontariato, avvenuta all'inizio degli anni novanta, il CER ha intrapreso autonomamente dall'ARI, non senza sofferenze, la propria strada verso la maggiore "professionalità" delle sue funzioni in seno alla Protezione Civile. L'Associazione Corpo Emergenza Radioamatori viene quindi costituita come Organizzazione di Volontariato nel 1992, per consentire ai radioamatori che intendono svolgere l'attività di protezione civile di operare in ossequio a quanto disposto dalle leggi 266/91 e 255/92. Nella Provincia di Bologna nel 1993 si è costituito un Coordinamento a cui aderiscono diversi radioamatori e non, il cui intento è quello di predisporre una struttura tecnica professionale da mettere a disposizione delle autorità, in caso di emergenza di Protezione Civile. Le caratteristiche di democraticità dello statuto e le finalità no-profit dell'Associazione, ne hanno permesso l'iscrizione al Registro Regionale ed a quello del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, predisposti per le Organizzazioni di Volontariato.
Il funzionamento della struttura è assicurato dai soci aderenti, sia che si tratti di radioamatori in possesso della concessione per l'impianto e l'esercizio di stazione o di semplici appassionati della radio. Ai primi sono infatti affidati i compiti di gestione delle trasmissioni ed ai secondi le competenze per i vitali supporti logistici e di amministrazione. Resta inteso che nella maggioranza dei casi, grazie alla formazione esercitata dall'Associazione, i soci non radioamatori tendono a conseguire in buon numero la licenza ministeriale.
Nell'A.C.E.R. l'attività è facoltativa e differenziata secondo le disponibilità degli aderenti, che scelgono fra tre livelli di impiego, ovvero tra Provinciale, Regionale, Nazionale. I volontari operano esclusivamente attraverso strutture e mezzi dell'Organizzazione, che sono spesso gestiti in convenzione con Enti, ed il loro impiego è regolato secondo le attuali norme in materia di Volontariato, che prevedono, tra l'altro, l'assicurazione contro infortuni e la responsabilità civile, nonché la tutela del posto di lavoro e della retribuzione, in caso di impiego.
Attualmente questo Coordinamento C.E.R. Provinciale gestisce, in convenzione, una sala operativa del
Servizio di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna presso il Centro Operativo Misto del Circondario di Imola, ed una unità tecnica mobile alloggiata su container. Quest'ultima struttura di pronto impiego, è predisposta per gestire le telecomunicazioni della colonna mobile del Volontariato Regionale, ma, su richiesta, è in grado di operare autonomamente su tutto il territorio Nazionale.
L'Associazione partecipa con i propri mezzi alle esercitazioni del Volontariato della
Provincia di Bologna ed a quelle Regionali nonché a periodiche manifestazioni di importanza particolare; ha infatti rappresentato il Volontariato della Regione Emilia Romagna in occasione delle due edizioni Nazionali di PRO.CIV. a Ferrara ed è stata presente anche in alcune esposizioni radioamatoriali.
La sede legale del Coordinamento Provinciale dell'Associazione C.E.R. è a Dozza, via XX Settembre 51 (cap 40050), ma vi sono sedi anche in Imola, Castel S. Pietro, Galliera.

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